Dopo il video del candidato sindaco Tommaso Acler, segue il video del due volte ex sindaco dott.Carlo Stefenelli.
Aneddoti, qualche interessante curiosità, nuovo Municipio, Valdastico e molto altro; il tutto raccontato con elegante schiettezza...
Visualizza il video al seguente link:
https://m.facebook.com/616759001736400/posts/2117809794964639/?notif_id=1553601605999678¬if_t=scheduled_post_published&ref=notif
martedì 26 marzo 2019
sabato 23 marzo 2019
Tommaso Acler candidato sindaco.
La coalizione di centro destra civica autonomista ha ufficializzato il suo candidato sindaco: Tommaso Acler.
Il video della conferenza stampa al seguente link:
https://www.facebook.com/616759001736400/posts/2114897515255867/
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L'Adige del 23 marzo 2019. |
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Trentino 23 marzo 2019. |
Il video della conferenza stampa al seguente link:
https://www.facebook.com/616759001736400/posts/2114897515255867/
venerdì 22 marzo 2019
Incontro con il commissario straordinario.
Giovedì 21 marzo una delegazione di Impegno x Levico ha incontrato il commissario straordinario del Comune di Levico Marino Simoni.
Durante l'incontro abbiamo avuto la possibilità di confrontarci sulle principali problematiche del nostro comune.
Abbiamo iniziato dai gravi problemi che interessano le frazioni: l'acquedotto di Campiello, le fognature di Barco e il traffico di camion che grava sugli abitanti di Quaere, dovuto al fatto che l'impianto per la lavorazione di conglomerati bituminosi non ha una sua strada dedicata.
Problemi noti e inaccettabili per una cittadina come la nostra: Simoni li sta già affrontando e molti sono in via di risoluzione.
Siamo passati poi a parlare di Levico: la grave situazione di abbandono di Vetriolo, lo stato di degrado della Croce Rossa, il comune, il cinema, le scuole superiori, le vecchie scuole, la Macera tabacchi, la viabilità per il polo scolastico e abbiamo finito con l'urbanistica.
Ci siamo focalizzati sui problemi del centro storico che deve essere recuperato, impreziosito ed abbellito; sull'area industriale ad est di Levico e sul turismo, elemento caratterizzante della nostra città.
Parecchi dei punti affrontati fanno già parte del nostro programma di coalizione che verrà svelato alla comunità in successivi incontri già programmati.
Ringraziamo il commissario, persona competente e volonterosa, per la sua disponibilità e per il tempo che ci ha dedicato.
Sicuramente un incontro da ripetere, per prepararci al meglio al fine di affrontare i problemi della nostra citta.
Questo, secondo Impegno x Levico, è il metodo giusto per prepararci alle elezioni del 26 maggio e con il Vostro consenso a governare Levico.
martedì 19 marzo 2019
Sondaggio on line: i risultati e perché lo abbiamo fatto.
Sondaggio on line: i risultati e perché lo abbiamo fatto.
Iniziamo con i numeri.
298 voti
157 voti a favore della dislocazione degli uffici comunali fuori dal centro.
129 voti a favore della dislocazione degli uffici nel centro.
12 voti che si dichiarano indifferenti.
Il sondaggio, su Doodle, non aveva la pretesa di essere un referendum consultivo, lo hanno capito in molti...
Era possibile votare più volte; chi lo ha fatto, pur dimostrando una scarsa onestà, ha però manifestato un interesse per l'argomento dedicando parte del suo tempo al sondaggio e per questo lo ringraziamo.
Con le limitazioni di cui sopra possiamo però trarre alcune conclusioni:
- il quesito ha suscitato un notevole interesse; quasi 1300 visualizzazioni del post su Facebook;
- ha prevalso per 28 voti l'opinione di dislocare gli uffici fuori dal centro;
- argomento interessante che tende a dividere nettamente i votanti.
Siamo stati i primi a proporre una consultazione on line che si affianca al quotidiano ascolto dei cittadini:
a tal proposito i riscontri sul campo ci indicano una percentuale maggiore di cittadini che vogliono gli uffici fuori dal centro.
Lo spirito dell'iniziativa è stato quello di lanciare anche una provocazione:
è politically correct affermare di voler ascoltare il cittadino, ma il problema nasce quando ascolti i cittadini e scopri che hanno opinioni differenti, schierati su due fronti contrapposti quasi al 50%...
Nasce allora l'esigenza di formulare una soluzione amministrativa che tenga conto dell'interesse di molti (di tutti è impossibile) e non di pochi.
Nel nostro programma elettorale proponiamo di dislocare gli uffici comunali fuori dal centro storico.
Sarà poi l'elettore con il suo voto, questa volta debitamente certificato, a scegliere.
mercoledì 13 marzo 2019
Sondaggio: municipio in centro o fuori?
Partecipa al sondaggio:
“Dove vorresti gli uffici comunali?”.
Segui il link
https://doodle.com/poll/43t5huaaiy8iv9sh
In questo sondaggio vi chiediamo di dire la vostra in merito a dove ritenete sia giusto collocare gli uffici comunali.
È indiscutibile che uno degli elementi più importanti nella campagna elettorale, ormai avviata, è il futuro assetto urbanistico del centro storico allargato alla zona ex scuole e Masera.
Importante non per meri fini elettorali, ma perché sarà un argomento impegnativo per la nuova giunta comunale: l'assetto urbanistico ha molteplici riflessi, sulla vita della comunità, sulle attività turistico commerciali ecc...
Una decisione che non si può sbagliare!
La giunta precedente ha firmato un accordo con la PAT che abbiamo illustrato nei post precedenti; lo potete trovare sintetizzato anche sul nostro sito:
https://impegnoxlevico.blogspot.com/2019/03/accordo-nuovo-municipio-vecchie-scuole.html?m=1
Il nostro gruppo sta preparando una proposta alternativa.
Ci piacerebbe però sapere cosa ne pensate e raccogliere le vostre opinioni per rendere la nostra proposta più aderente alle aspettative dei cittadini, nei limiti delle disponibilità finanziarie che il nostro Comune avrà a disposizione.
“Dove vorresti gli uffici comunali?”.
Segui il link
https://doodle.com/poll/43t5huaaiy8iv9sh
In questo sondaggio vi chiediamo di dire la vostra in merito a dove ritenete sia giusto collocare gli uffici comunali.
È indiscutibile che uno degli elementi più importanti nella campagna elettorale, ormai avviata, è il futuro assetto urbanistico del centro storico allargato alla zona ex scuole e Masera.
Importante non per meri fini elettorali, ma perché sarà un argomento impegnativo per la nuova giunta comunale: l'assetto urbanistico ha molteplici riflessi, sulla vita della comunità, sulle attività turistico commerciali ecc...
Una decisione che non si può sbagliare!
La giunta precedente ha firmato un accordo con la PAT che abbiamo illustrato nei post precedenti; lo potete trovare sintetizzato anche sul nostro sito:
https://impegnoxlevico.blogspot.com/2019/03/accordo-nuovo-municipio-vecchie-scuole.html?m=1
Il nostro gruppo sta preparando una proposta alternativa.
Ci piacerebbe però sapere cosa ne pensate e raccogliere le vostre opinioni per rendere la nostra proposta più aderente alle aspettative dei cittadini, nei limiti delle disponibilità finanziarie che il nostro Comune avrà a disposizione.
sabato 9 marzo 2019
Impegno x Levico corre in coalizione col cdx.
Oggi, sabato 9 marzo, abbiamo formalizzato la coalizione di centrodestra civico e autonomista per Levico.
Presenti presso il bar Serena: Cristian Libardi (Lega), Tommaso Acler, Laura Uez, Francesca Pasquale e Alberto Giacomoni (Impegno per Levico), Claudio Lucca (Fare! Per Levico e frazioni), Aldo Chirico (Progetto comune) e l'assessore provinciale Mirko Bisesti.
Abbiamo scelto di trovarci in un luogo del centro storico per dimostrare l'attenzione per il centro e la nostra volontà di condivisione con i cittadini.
Ottima partecipazione popolare.
martedì 5 marzo 2019
Accordo Nuovo Municipio - vecchie scuole - Masera: ci sono alcuni punti da chiarire.
La PAT (giunta Rossi) con Patrimonio del Trentino S.p.A. (una sua controllata) ha firmato nel 2016 un accordo con il Comune di Levico (giunta Sartori) in base al quale il Comune cede alla Provincia l'edificio ex scuole; la PAT porterà nell'edificio la scuola alberghiera.
La Provincia si impegna inoltre, per un importo di 7 milioni di euro, a ristrutturare l'edificio ex Cinema da adibire a nuovo Municipio.
E la Masera? È di proprietà della Provincia. L'unico punto fermo è che verrà abbattuta. L'accordo non prevede cosa si farà ma solo che il riutilizzo dovrà avvenire salvaguardando l'equilibrio economico finanziario dell'operazione senza comunque penalizzare il Comune.
Si ipotizza un trasferimento di cubature edificabili.
Traduciamo in parole ancora più semplici.
Il Comune cede il compendio delle ex scuole alla PAT per trasferirvi la scuola alberghiera; in cambio la PAT ristruttura l'edificio ex cinema per un importo pari a 7 milioni.
La PAT si impegna poi a demolire la Masera trovando una sua convenienza economica nell'operazione da concordare con il Comune.
Perché secondo noi la giunta Sartori ha accettato l'accordo? Una motivazione è senz'altro quella finanziaria: ha attivato un investimento di 7 milioni di euro senza chiedere fondi alla Provincia. Una operazione fuori dal bilancio di previsione (7 milioni corrispondono ad investimenti in conto capitale per circa un triennio).
È come se per pagare i costi di ristrutturazione della vostra abitazione principale vendete la seconda casa: non vi serve un finanziamento bancario... Ma avete perso la seconda casa.
Tutto bene dunque? Ma c'è un ma: con questa operazione il comune perde la proprietà di un bene storico quali le ex scuole e decreta l'abbattimento di un altro edificio storico la Masera.
Altri dubbi.
Il prezzo pattuito è congruo? Potevano valere, le ex scuole, 8 milioni anziché 7?
Nella complessa operazione chi ci guadagna e chi ci perde?
Certo non è la TAV, ma una analisi costi benefici, condivisa in Consiglio Comunale, ci sarebbe stata bene...
D'altronde prendere 7 milioni di euro senza impegnare fondi del bilancio è una bella tentazione finanziaria...
Cosa proponiamo noi?
Prima ancora di discutere della funzionalità dello scambio (va bene il Municipio in centro?) vogliamo:
- verificare le perizie di stima, se esistenti, delle ex scuole;
- verificare con la PAT possibilità di finanziamenti alternativi che permettano al Comune di mantenere la proprietà delle ex scuole;
- inserire nell'accordo un progetto chiaro e definito su cosa si farà della Masera.
Sì perché secondo noi la Masera non è solo un agglomerato di ferro e cemento in disfacimento, ma è anche una testimonianza di un periodo storico importante per Levico; molti levicensi hanno lasciato una parte della loro vita lavorativa in quell’edificio.
Bisogna studiare e rispettare il passato se si vuole progettare un futuro migliore...
La Provincia si impegna inoltre, per un importo di 7 milioni di euro, a ristrutturare l'edificio ex Cinema da adibire a nuovo Municipio.
E la Masera? È di proprietà della Provincia. L'unico punto fermo è che verrà abbattuta. L'accordo non prevede cosa si farà ma solo che il riutilizzo dovrà avvenire salvaguardando l'equilibrio economico finanziario dell'operazione senza comunque penalizzare il Comune.
Si ipotizza un trasferimento di cubature edificabili.
Traduciamo in parole ancora più semplici.
Il Comune cede il compendio delle ex scuole alla PAT per trasferirvi la scuola alberghiera; in cambio la PAT ristruttura l'edificio ex cinema per un importo pari a 7 milioni.
La PAT si impegna poi a demolire la Masera trovando una sua convenienza economica nell'operazione da concordare con il Comune.
Perché secondo noi la giunta Sartori ha accettato l'accordo? Una motivazione è senz'altro quella finanziaria: ha attivato un investimento di 7 milioni di euro senza chiedere fondi alla Provincia. Una operazione fuori dal bilancio di previsione (7 milioni corrispondono ad investimenti in conto capitale per circa un triennio).
È come se per pagare i costi di ristrutturazione della vostra abitazione principale vendete la seconda casa: non vi serve un finanziamento bancario... Ma avete perso la seconda casa.
Tutto bene dunque? Ma c'è un ma: con questa operazione il comune perde la proprietà di un bene storico quali le ex scuole e decreta l'abbattimento di un altro edificio storico la Masera.
Altri dubbi.
Il prezzo pattuito è congruo? Potevano valere, le ex scuole, 8 milioni anziché 7?
Nella complessa operazione chi ci guadagna e chi ci perde?
Certo non è la TAV, ma una analisi costi benefici, condivisa in Consiglio Comunale, ci sarebbe stata bene...
D'altronde prendere 7 milioni di euro senza impegnare fondi del bilancio è una bella tentazione finanziaria...
Cosa proponiamo noi?
Prima ancora di discutere della funzionalità dello scambio (va bene il Municipio in centro?) vogliamo:
- verificare le perizie di stima, se esistenti, delle ex scuole;
- verificare con la PAT possibilità di finanziamenti alternativi che permettano al Comune di mantenere la proprietà delle ex scuole;
- inserire nell'accordo un progetto chiaro e definito su cosa si farà della Masera.
Sì perché secondo noi la Masera non è solo un agglomerato di ferro e cemento in disfacimento, ma è anche una testimonianza di un periodo storico importante per Levico; molti levicensi hanno lasciato una parte della loro vita lavorativa in quell’edificio.
Bisogna studiare e rispettare il passato se si vuole progettare un futuro migliore...
lunedì 4 marzo 2019
Nuovo Municipio con modifica al PGTIS.
È di recente pubblicazione un provvedimento del commissario straordinario che prevede una serie di modifiche al PGTIS per rendere il progetto "nuovo municipio" regolare.
Il progetto nuovo municipio fa parte di un accordo tra Provincia, Patrimonio del Trentino S.p.A. e Comune di Levico che ricordiamo brevemente.
Il Comune cede il compendio delle ex scuole alla PAT per trasferirvi la scuola alberghiera; in cambio la PAT ristruttura l'edificio ex cinema per un importo pari a 7 milioni.
La PAT si impegna poi a demolire la Masera (che è di sua proprietà) trovando una sua convenienza economica nell'operazione da concordare con il Comune.
Ritorniamo dunque al provvedimento del commissario.
In pratica il progetto nuovo municipio per dimensioni, caratteristiche costruttive ed estetiche non sarebbe pienamente compatibile con il P.G.T.I.S. dove con tale acronimo si intende Piano Generale di Tutela degli Insediamenti Storici: è un insieme di disposizioni normative che dovrebbero regolare l'urbanistica nei centri storici.
Ci sono delle incompatibilità con il PGTIS? Si modifica la normativa di tutela...
Teniamo presente che il centro storico di un comune o di un centro abitato è quella "parte del territorio comunale di più antica formazione sottoposta a particolare tutela per assicurare la conservazione di testimonianze storiche, artistiche, ambientali" (cit. Wikipedia).
Il rendering del progetto mostra un intento architettonico di "rottura" rispetto agli edifici circostanti. Secondo il nostro parere la scelta, dal punto di vista architettonico, ci sembra un po' azzardata e non ci piace tanto...
A nostro avviso, considerato che la giunta provinciale a Trento è cambiata e che a Levico non c'è, si sarebbe dovuto attendere la nuova giunta, prima di intervenire su un tema particolarmente delicato e cruciale per il futuro assetto urbanistico del centro storico di Levico.
Nel prossimo post vi spiegheremo l'accordo Comune - PAT e i nostri dubbi...
Il progetto nuovo municipio fa parte di un accordo tra Provincia, Patrimonio del Trentino S.p.A. e Comune di Levico che ricordiamo brevemente.
Il Comune cede il compendio delle ex scuole alla PAT per trasferirvi la scuola alberghiera; in cambio la PAT ristruttura l'edificio ex cinema per un importo pari a 7 milioni.
La PAT si impegna poi a demolire la Masera (che è di sua proprietà) trovando una sua convenienza economica nell'operazione da concordare con il Comune.
Ritorniamo dunque al provvedimento del commissario.
In pratica il progetto nuovo municipio per dimensioni, caratteristiche costruttive ed estetiche non sarebbe pienamente compatibile con il P.G.T.I.S. dove con tale acronimo si intende Piano Generale di Tutela degli Insediamenti Storici: è un insieme di disposizioni normative che dovrebbero regolare l'urbanistica nei centri storici.
Ci sono delle incompatibilità con il PGTIS? Si modifica la normativa di tutela...
Teniamo presente che il centro storico di un comune o di un centro abitato è quella "parte del territorio comunale di più antica formazione sottoposta a particolare tutela per assicurare la conservazione di testimonianze storiche, artistiche, ambientali" (cit. Wikipedia).
Il rendering del progetto mostra un intento architettonico di "rottura" rispetto agli edifici circostanti. Secondo il nostro parere la scelta, dal punto di vista architettonico, ci sembra un po' azzardata e non ci piace tanto...
A nostro avviso, considerato che la giunta provinciale a Trento è cambiata e che a Levico non c'è, si sarebbe dovuto attendere la nuova giunta, prima di intervenire su un tema particolarmente delicato e cruciale per il futuro assetto urbanistico del centro storico di Levico.
Nel prossimo post vi spiegheremo l'accordo Comune - PAT e i nostri dubbi...
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