martedì 5 marzo 2019

Accordo Nuovo Municipio - vecchie scuole - Masera: ci sono alcuni punti da chiarire.

La PAT (giunta Rossi) con Patrimonio del Trentino S.p.A. (una sua controllata) ha firmato nel 2016 un accordo con il Comune di Levico (giunta Sartori) in base al quale il Comune cede alla Provincia l'edificio ex scuole; la PAT porterà nell'edificio la scuola alberghiera.
La Provincia si impegna inoltre, per un importo di 7 milioni di euro, a ristrutturare l'edificio ex Cinema da adibire a nuovo Municipio.
E la Masera? È di proprietà della Provincia. L'unico punto fermo è che verrà abbattuta. L'accordo non prevede cosa si farà ma solo che il riutilizzo dovrà avvenire salvaguardando l'equilibrio economico finanziario dell'operazione senza comunque penalizzare il Comune.
Si ipotizza un trasferimento di cubature edificabili.

Traduciamo in parole ancora più semplici.

Il Comune cede il compendio delle ex scuole alla PAT per trasferirvi la scuola alberghiera; in cambio la PAT ristruttura l'edificio ex cinema per un importo pari a 7 milioni.
La PAT si impegna poi a demolire la Masera trovando una sua convenienza economica nell'operazione da concordare con il Comune.

Perché secondo noi la giunta Sartori ha accettato l'accordo? Una motivazione è senz'altro quella finanziaria: ha attivato un investimento di 7 milioni di euro senza chiedere fondi alla Provincia. Una operazione fuori dal bilancio di previsione (7 milioni corrispondono ad investimenti in conto capitale per circa un triennio).

È come se per pagare i costi di ristrutturazione della vostra abitazione principale vendete la seconda casa: non vi serve un finanziamento bancario... Ma avete perso la seconda casa.

Tutto bene dunque? Ma c'è un ma: con questa operazione il comune perde la proprietà di un bene storico quali le ex scuole e decreta l'abbattimento di un altro edificio storico la Masera.

Altri dubbi.

Il prezzo pattuito è congruo? Potevano valere, le ex scuole, 8 milioni anziché 7?

Nella complessa operazione chi ci guadagna e chi ci perde?

Certo non è la TAV, ma una analisi costi benefici, condivisa in Consiglio Comunale, ci sarebbe stata bene...

D'altronde prendere 7 milioni di euro senza impegnare fondi del bilancio è una bella tentazione finanziaria...

Cosa proponiamo noi?

Prima ancora di discutere della funzionalità dello scambio (va bene il Municipio in centro?) vogliamo:
- verificare le perizie di stima, se esistenti, delle ex scuole;
- verificare con la PAT possibilità di  finanziamenti alternativi che permettano al Comune di mantenere la proprietà delle ex scuole;
- inserire nell'accordo un progetto chiaro e definito su cosa si farà della Masera.

Sì perché secondo noi la Masera non è solo un agglomerato di ferro e cemento in disfacimento, ma è anche una testimonianza di un periodo storico importante per Levico; molti levicensi hanno lasciato una parte della loro vita lavorativa in quell’edificio.

Bisogna studiare e rispettare il passato se si vuole progettare un futuro migliore...

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